mercoledì 2 giugno 2010

Il cammino è la mèta

Nudo su fondo verdeazzurro - Acquerello 2008

Mi soffermo ogni tanto ad osservare i miei disegni, gli acquerelli, alcuni tentativi 'misti', sono il risultato di momenti sempre intensi, colorati di emozioni anche contrapposte. Con il passare degli anni ho capito con sempre maggiore chiarezza l'importanza del camminare (IL CAMMINO E' LA META), ciò non deve avvilire il desiderio di ARRIVARE, anzi, fondamentale diviene la consapevolezza che se non si PRATICA non si possono raggiungere gli obiettivi cui si ambisce. In questo senso capisco ancora meglio il discorso schietto del mio maestro Otello: "El vegna in Soffitta ogni fine settimana, el vedarà che qua l'impara!". Non mi faceva sconti... dopo ogni mia assenza la sua domanda arrivava puntuale: "Come mai che no lo go visto?"

1 commento:

mario ha detto...

non c'è dubbio Luigi! il Cammino è la Meta, e che occorre lavorare e lavorare, trovando proprio il piacere del "fare". Anche l'essere un pò o molto insoddisfatti è un pò nella natura dell'impegno in pittura. Mi piace anche il tuo ripercorre cammini del passato, riscoprendo nei cassetti i propri lavori. A me succede che appena finisco un acquarello non riesco a guardarlo. Lo lascio lì qualche giorno senza degnarlo di uno sguardo. E quando lo ritrovo mi dico "ma l'ho fatto io"?, e a volte invecchia come il vino buono.
Un caro saluto

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