lunedì 4 ottobre 2010

Donna d'autunno

Donna di pensiero - Gessetti 2004

Nessuno mai si arrischierebbe di mettere in dubbio che l'estate sia la massima espressione possibile di vita libera, per l'idea immediata di vacanza che la sostiene, per un tempo liberato, per l'opportunità di concedere interamente se stessi al benessere assicurato dai luoghi di vacanza, la spiaggia e il mare innanzitutto.
Ma l'autunno io lo sento una stagione fatalmente ammaliatrice.
Il suo sentore mi prende ancor prima del suo arrivo 'astronomico' e se i colori raggiungono la loro massima espressione d'incanto, altre sensazioni muovono emozioni pregnanti cui è bello prestarsi in assoluto silenzio e apertura dei sensi.
Nemmeno una goccia deve cadere di una bevanda così inebriante.
La donna d'autunno non può giocare le stesse carte che durante la stagione di fuoco, di certo non attira  come quando si offre nella luce gioiosa delle giornate estive.
La donna d'autunno si mostra meno, comincia a coprirsi, riflette volentieri i colori d'ambiente, si fa più schiva e frettolosa. Ma il suo incedere - altero o disinvolto che sia - spande nell'aria un'armonia di note che non permette dubbi: è lei la chiave di volta della vita umana che accoglie e custodisce e da lei dipende, che richiama a sè lungo tutto il corso di una esistenza.
Seducente o sfuggente che sia il suo fascino agisce senza interruzione e va a toccare inevitabilmente le corde del cuore e dell'anima.
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