giovedì 29 ottobre 2009

Una posa rilassata




Riposo - Acquerello 1998

Ancora Sol e la sua disponibilità serena ad accogliere i suggerimenti vari per la posa. Ci si consultava tra noi e si provava: "Piega la gamba destra - sporgi dal lettino quella sinistra - incrocia le mani sotto la testa... ". Quando ci sembrava che la modella rispondesse bene ai diversi punti di vista si cominciava l'opera e... questo è il risultato per quella domenica mattina. Le linee non sono abbastanza 'nervose' come raccomandava il M° Otello, è probabile che la posizione di riposo e rilassamento abbia reso più tranquilla anche la mia mano.

martedì 20 ottobre 2009

Sguardi e pensieri


Sguardo d'incontro 2000

Ripenso in questo periodo alle osservazioni sul precedente post 'Nuda al sole'. E' vero che l'artista può trovare il modo per incanalare nell'opera i sentimenti diversi che lo agitano dentro di fronte alla bellezza a volte provocante di un corpo nudo. E tuttavia la tensione presente in fase di copia è talmente alta che non dà spazio, di solito, a tanti pensieri altri... Tuttavia mi è capitato di incrociare lo sguardo della modella, appena un attimo, un battito di ciglia, quando le osservavo il viso per penetrare un minimo segno di pensieri nascosti. All'improvviso sentivo che era lei a studiarmi, a chiedersi, forse, che cosa mai passasse per la mente 'de sti artisti' innamorati dei colori del mondo e pure della bellezza delle donne.

lunedì 5 ottobre 2009

Nel sole


Nuda al sole - Acquerello 1999


Modelle diverse sono sempre interessanti anche quando assumono pose classiche - comunque mai semplici da mettere su carta o su tela - quelle + richieste da chi è ai nastri di partenza e deve ricevere incoraggiamento piuttosto che impaurirsi o provare l'istinto di fuggire. Per contro, a volte il M° Otello De Maria scuoteva l'ambiente con tale energia da costringere anche i più vecchi a fare i conti con la verità del loro percorso artistico.
Del resto è così anche la vita: può metterci alla prova senza remissione e per noi la fuga diventa scelta obbligata come unica via di salvezza.
"Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela." Così scrive H. Laborit in "Elogio della fuga" e così succede (ben diverso ne è tuttavia il senso) anche davanti alle difficoltà poste dalla copia di figura: mollare subito o accettare la sfida che "permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme."
Sol ha saputo, con questa posa, coinvolgere in modo così forte chi la stava copiando, che almeno 3 lavori eseguiti dai Soffittari in quella domenica mattina sono poi finiti in mostre significative.
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