lunedì 17 novembre 2008

Disegno del M° Otello De Maria


Sono tuttora presente al momento in cui, di fronte alla mia evidente difficoltà, il Maestro mi disse: "El se alsa...(si alzi)"; io gli consegnai la matita e lui ripercorse con altri occhi e capacità il mio incerto percorso sul foglio. Ecco il risultato ma a quel punto mi permisi di chiedere: "Adesso el me mèta la firma, par piasère...". Lui accondiscese e, insieme a tanti gesti e parole con cui ha voluto dimostrarmi il suo affetto, oggi possiedo con grande gioia un suo disegno firmato - a 82 anni - che ogni tanto mi vado a rimirare.

Libertà



Può sembrare strano parlare oggi di libertà conquistata, quando tutto sembra possibile e legittimo, nel senso che non costa fatica alcuna ma addirittura la norma è presente a giustificare un modo qualsivoglia di pensare, di agire, di essere. 

In quei primi anni '90 approdare alla Soffitta, essere accolto e incoraggiato ad allargare l'esperienza in campo artistico, poter esprimere concretamente la propria dimensione interiore, la ricerca e il desiderio, in uno spazio adatto e libero, l'ho vissuto con grande intensità e gioia. 


 Dico tranquillamente che i miei disegni di allora si portano dentro sentimenti ed emozioni contrastanti: insicurezza, paura, desiderio, ammirazione, curiosità, soddisfazioni a volte e frustrazioni spesso, sempre la passione per quella dimensione creativa che mi permetteva di interpretare una bellezza che i miei occhi (e il mio cuore) riuscivano di continuo a catturare.

venerdì 7 novembre 2008

Pose



Non è la stessa cosa affrontare la figura dai vari punti di vista. All'inizio è bene che le difficoltà non superino le capacità di chi accetta la sfida. L'abbandono sarebbe una via di fuga comprensibile per non soccombere alla frustrazione.
Anche per il semplice fatto che, purtroppo, il confronto con chi ti sta intorno è d'obbligo e certi disegni, che ti lasciano a bocca aperta, ti fanno dire: "Non ci riuscirò mai".
Dunque si usi prudenza e ci si collochi nella 'giusta' prospettiva, quella che facilita il compito.

mercoledì 5 novembre 2008

Primi tentativi




La direttiva di De Maria fu chiara: "El vada in via XX Settembre, ghe se na cartoleria, el ghe diga che so sta mi a mandarlo...".
Blocco, matita sanguigna, temperamatite e gomma.
Ecco i primi risultati...

venerdì 31 ottobre 2008

Figura in arte


Ricordo con chiarezza il momento in cui il M° Otello De Maria si rivolse a me per sollecitarmi a frequentare le lezioni di figura che stava conducendo presso il Circolo "La Soffitta" di Vicenza. Non potei, allora, che schermirmi senza esitazioni. Mai mi era passata per la testa l'idea di affrontare un tema così particolare e impegnativo. Sapevo di riuscire a copiare con una certa facilità (ne ricevevo soddisfazione e mi procurava spesso apprezzamento), ma copiare dal vero una modella sarebbe stata ben altra cosa. Otello mi disse determinato: "Un pittore non sarà mai completo se non si cimenterà con il disegno di figura dal vivo!". Non ebbi il coraggio di obiettare ulteriormente. Iniziò così un percorso che è ancora aperto e mi permette, periodicamente, di misurarmi con la bellezza e la complessità del corpo umano. Una fatica sempre, quasi una scommessa, soprattutto quando si conoscono bene le opere di moltissimi artisti che hanno arricchito l'universo umano. Ma anche una forte emozione e, ogni tanto, una discreta soddisfazione.
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