sabato 12 dicembre 2009

Disegno di nudo a matita

Nudo di spalle - La treccia - Disegno 2001

Una posa che diventa familiare rischia di indurre un atteggiamento + sciolto, leggero direi se non superficiale, al punto da far sottovalutare difficoltà comunque insite o limitare le possibilità elaborative. In questo caso ho voluto accentuare e in parte deformare il disegno di contorno, insistendo pure, ma non + di tanto, con il chiarosuro. La luce modellava bene la figura e incentivava a procedere nella ricerca espressiva attraverso una migliore resa dei volumi.

martedì 24 novembre 2009

Nudo a carboncino

Nudo femminile - Carboncino 2002

Ero partito con stampati in testa i nudi di Matisse, quelli in cui una linea morbida e disinvolta è + che sufficiente per ricondurre a splendide figure di donna. Dopo lunghi tentativi e quindi per merito di una Pratica costante portata avanti con Perseveranza e con tanta Pazienza (le famose 3 P che raccomando di continuo agli amici acquerellisti) ho raggiunto una certa sicurezza nel segno.  Da allora, per il solo disegno di contorno al posto della matita ho usato spesso il carboncino. In questo caso il disegno è stato fatto su carta colorata e di particolare fattura, un piacere sentire la leggerezza con cui scorreva il bastoncino e alla fine... un sospiro di sollievo per la prova superata.

sabato 14 novembre 2009

Sol - Nudo a matita

Sol rilassata - Disegno 1998 part.

In quel mattino la Soffitta era inondata dal sole, la luce diffusa esaltava e dava grinta ai colori, tutto era + vivo e l'osservazione non trovava ombre frapposte. Prima di affrontare la figura con i pennellii ho dedicato un tempo importante e impegnativo per il disegno. Il punto di vista era piuttosto delicato e la profondità che andavo a cercare passava attraverso momenti di incertezza causati dal conflitto interiore in atto tra il desiderio di riprodurre nel modo che mi era congeniale e le... conseguenze per il disegno finale. Ho scelto di non tradire le mie capacità e il mio desiderio, ho accettato alla fine anche la simpatica osservazione di Momi "Ma Luigi!...". Assicuro che se Sol era rilassata non lo sono stato di certo io, ma dirò con verità che a volte la tensione emotiva serve alla grande, permette di andare oltre e di osare anche quello che normalmente si lascia scorrere via, forse con un po' di rimpianto.

giovedì 29 ottobre 2009

Una posa rilassata




Riposo - Acquerello 1998

Ancora Sol e la sua disponibilità serena ad accogliere i suggerimenti vari per la posa. Ci si consultava tra noi e si provava: "Piega la gamba destra - sporgi dal lettino quella sinistra - incrocia le mani sotto la testa... ". Quando ci sembrava che la modella rispondesse bene ai diversi punti di vista si cominciava l'opera e... questo è il risultato per quella domenica mattina. Le linee non sono abbastanza 'nervose' come raccomandava il M° Otello, è probabile che la posizione di riposo e rilassamento abbia reso più tranquilla anche la mia mano.

martedì 20 ottobre 2009

Sguardi e pensieri


Sguardo d'incontro 2000

Ripenso in questo periodo alle osservazioni sul precedente post 'Nuda al sole'. E' vero che l'artista può trovare il modo per incanalare nell'opera i sentimenti diversi che lo agitano dentro di fronte alla bellezza a volte provocante di un corpo nudo. E tuttavia la tensione presente in fase di copia è talmente alta che non dà spazio, di solito, a tanti pensieri altri... Tuttavia mi è capitato di incrociare lo sguardo della modella, appena un attimo, un battito di ciglia, quando le osservavo il viso per penetrare un minimo segno di pensieri nascosti. All'improvviso sentivo che era lei a studiarmi, a chiedersi, forse, che cosa mai passasse per la mente 'de sti artisti' innamorati dei colori del mondo e pure della bellezza delle donne.

lunedì 5 ottobre 2009

Nel sole


Nuda al sole - Acquerello 1999


Modelle diverse sono sempre interessanti anche quando assumono pose classiche - comunque mai semplici da mettere su carta o su tela - quelle + richieste da chi è ai nastri di partenza e deve ricevere incoraggiamento piuttosto che impaurirsi o provare l'istinto di fuggire. Per contro, a volte il M° Otello De Maria scuoteva l'ambiente con tale energia da costringere anche i più vecchi a fare i conti con la verità del loro percorso artistico.
Del resto è così anche la vita: può metterci alla prova senza remissione e per noi la fuga diventa scelta obbligata come unica via di salvezza.
"Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela." Così scrive H. Laborit in "Elogio della fuga" e così succede (ben diverso ne è tuttavia il senso) anche davanti alle difficoltà poste dalla copia di figura: mollare subito o accettare la sfida che "permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme."
Sol ha saputo, con questa posa, coinvolgere in modo così forte chi la stava copiando, che almeno 3 lavori eseguiti dai Soffittari in quella domenica mattina sono poi finiti in mostre significative.

giovedì 24 settembre 2009

Personalità


Oggi ho ricevuto dall'amico Davide l'invito per l'inaugurazione della mostra di Donatella presso la galleria ART.U' di Vicenza. Donatella possiede un segno formidabile, è unica dentro la Soffitta. Ha un talento naturale nell'affrontare la figura umana. L'unico problema, aumentato col tempo, era di non riuscire a contenere i suoi lavori entro fogli sempre + grandi. Pennellate veloci, drammatiche spesso, talmente scritte da rifiutare il colore. Penso allora al filo spinato, rende bene l'idea di spazio rinchiuso, di luogo fuori dal tempo, di atmosfere dure, di vite spezzate. Il nero, il grigio, e tocchi gridati in colori di sangue. Si soffermava ad osservarmi, nelle pause, e ribadiva che io ero io, non si poteva confondere il mio stile. Mi piaceva ascoltarla in quel suo dire e quindi la ringraziavo riconoscente e mostro qui un profilo di donna del 2003.

martedì 15 settembre 2009

Incerti del mestiere

Nudo raccolto - Acquerello 2000
Giulia era piuttosto alta e magra, richiedeva un di + di attenzione quando posava in piedi o del tutto distesa, la sua figura snella poteva chiedere uno spazio imprevisto per essere ben collocata nel foglio. Succedeva quindi che le chiedevamo spesso di posare 'raccolta'. Mostro uno dei lavori che ho esposto a VI nel maggio del 2003; stavo in duetto con Patrizia, acquerellista davvero in gamba, i suoi lavori esprimono ottima padronanza della tecnica e sapiente uso del colore in forme e soluzioni decisamente personali. Chiacchieravo con Maria Lucia un pomeriggio: lei seguiva volentieri il cammino dei Soffittari, scriveva recensioni sulla 'Domenica di Vicenza' e incoraggiava per nuovi traguardi. Improvvisa e inattesa la sua domanda di fronte al quadro: "Ti piace?", "Si", risposi e non ricordo che il discorso sia andato oltre. Ci ripenso a quella domanda quando osservo o rimetto in mostra il 'nudo raccolto': anche ML di certo ne aveva colto i limiti e tuttavia penso non le dispiacesse sentire come io ne fossi comunque soddisfatto.

giovedì 3 settembre 2009

Al di là del mare


Una mattina è arrivata in Soffitta una ragazza di colore, originaria di non ricordo quale paese dell'Africa. Una certa agitazione mi prendeva sempre quando dovevo affrontare la novità di un corpo sconosciuto. Era bella davvero! Mi colpiva la fierezza con cui posava, seduta sul divano il suo petto si mostrava vistoso, i capelli raccolti e tenuti insieme da un piccolo pettine singolare, il suo viso, curato nel trucco e nei colori, era fisso in uno sguardo che oltrepassava il mare. Non cedere alla sua carica di energia era impossibile. Riprodurre la sua vitalità non era facile. Mostro un ritratto che ha dei limiti ma che rappresenta, credo, uno dei punti di massima forza dei miei lavori.

sabato 15 agosto 2009

Donna e oltre...


Le due madri (Eva-Ave). Acquerello 2003

Pressochè ogni anno in Soffitta veniva proposto un tema che ci avrebbe portati poi alla collettiva di fine anno o a qualche altro importante appuntamento in città. "Donna e oltre...", scelto in vista della festa per la donna nel 2003, mi ha richiesto un lungo tempo di pensiero, non mi andava di presentare qualcosa che potesse sembrare scontato. Normalmente non lavoro a tema ma per la Soffitta avrei fatto questo e altro. Fu così che un po' alla volta si fece strada un'idea che riuscii a concretizzare 'alla prima' e senza ripensamenti una domenica mattina. Mancava la modella ed il tempo a disposizione, in quel luogo pregno di colori e scaldato dal sole invernale, lo impiegai per "Le due madri (Eva-Ave)". Un lavoro veloce, diretto a mettere insieme i soggetti immaginati per la scena; nessuna prova e quindi una buona dose di incertezza. Ma è andata così; credo che a volte si debba, con gentilezza e senza troppe pretese, mettersi a completa disposizione di quanto, coltivato dentro, chiede repentinamente di 'vedere la luce'.

martedì 16 giugno 2009

Nudo di spalle


Diversi fattori entrano in gioco a determinare scelte e risultati in qualsiasi attività. Le conoscenze acquisite sono molto importanti, possono sostenere e guidare, ma è necessario prestare forte attenzione ai sentimenti, ai moti dell'animo, alle sensazioni che sono di aiuto come a quelle che disturbano e segnano un disagio, un'incertezza. Ad esse è affidato il compito di mantenerci in contatto con noi stessi, permetterci quindi una lettura veritiera e una coerente manifestazione.


Mentre scrivo mi rendo conto che ci vuole più tempo a descrivere quanto succede che non a 'viverlo'. Forse è sufficiente affermare che i risultati ottenuti sono veramente l'espressione della grande ricchezza che siamo, ciascuno di noi. Di conseguenza molteplici e sempre apprezzabili sono anche i modi utilizzati per affrontare e risolvere un problema. Ci doniamo forme e colori che svelano le nostre individualità, riveliamo a noi stessi come i momenti di vita non cessino mai di plasmare le nostre capacità espressive: siamo rinnovati sempre dallo Spirito creativo!

mercoledì 10 giugno 2009

Prove di posizione

Sul foglio bianco, piccolo o grande che sia, non è così facile e immediato impostare il lavoro. La posa della modella è di certo determinante, a volte aiuta altre volte mette soggezione, sempre presenta difficoltà. Dopo una attenta e insistita osservazione si sceglie il punto da cui partire, con la speranza che proporzioni e contesto trovino il giusto inserimento nello spazio disponibile.

Mi è capitato, talvolta, di collocare il soggetto in una posizione decentrata del foglio, in alto, come lontano, quasi per concedere un tempo, quello di cui a volte si ha bisogno per prendere confidenza e avvicinarsi poi alla... prima fila. Stranezze creative o semplice consapevolezza del limite?

lunedì 1 giugno 2009

Colori di donna

Sto ascoltando Zucchero (Senza una donna) mentre i miei occhi sono in cerca di un riferimento fisico importante che si allontana ma che non mi sa ancora sfuggire. E mi rivedo quel mattino in Soffitta, modella nuova e di colore, carta diversa, improvvisa intuizione e desiderio di 'bagnato', del tutto vinto da quell'urgenza creativa che, a sentirla, è segno di un intenso desiderio di vita, tuttora possibile!

sabato 18 aprile 2009

Torsione



Ogni volta che osservo questo disegno rimango incerto tra ciò che mi attrae e qualcosa che non mi convince. Riconosco che la torsione è forte, tende a interrompere il fluire del corpo. Le ginocchia in primo piano, poi, sono quasi sempre un problema e d'altronde non si può facilmente svicolare quando la posa è 'quella'. Dunque non rimane che aggrapparsi al detto: "O la va o la spacca...". Ma il M° Otello un giorno mi disse: "El se sposta, no!". Ma se la modella è presa d'assedio da tutte le parti, dove mi metto? Ancora sullo... scaletto? (Rima imbecille, lo so, ma è venuta così!).

mercoledì 15 aprile 2009

Sul cuscino


Ogni tanto è buona cosa osare azioni inconsuete. E' successo nel 2001, quando mi sono servito di uno scaletto per avere una visione dall'alto non accessibile in condizioni normali.
L'equilibrio era precario, il segno non così sicuro, la novità invece del tutto stimolante, mentre gli amici, intorno, mi osservavano perplessi.

sabato 4 aprile 2009

L'altro


Da tempo in Soffitta serpeggiava un malcelato malumore tra le amiche pittrici. Una domenica, alla fine, se ne comprese il motivo: perchè poi sempre modelle, perchè non si poteva 'avere' un modello maschio? Fu così che Aurora contattò un amico della figlia, frequentatore di palestra, che per primo infranse in quel luogo un tabù mai prima messo in discussione e resistito quindi per lunghi anni.

Un episodio che sottolinea come, ancora una volta, il cambiamento passi attraverso la protesta e la proposta delle donne!
Il colmo è che poi sia arrivato addirittura un certo Benedetto...
tra le donne!

martedì 31 marzo 2009

Sol su fondo grigio


Sol, giovane argentina, quando posava dimostrava di avere un invidiabile talento naturale. Disinvoltura e disponibilità erano per noi 'alleprimearmi' un aiuto non indifferente. Ricordo il giorno in cui si tenne il cellulare lì vicino, aspettava qualche segnale... Mi venne spontaneo farlo entrare nello spazio di lavoro, del resto il maestro Otello un giorno mi aveva richiamato a rispettare tutto quanto facesse parte della composizione (per comodità, evidentemente, io stavo escludendo una parte di cui invece lui intese farmi capire l'importanza per l'equilibrio compositivo).
Alla fine Sol mi chiese di vedere lo schizzo a carboncino e le fu spontaneo constatare: "Hai disegnato anche il cellulare!".

venerdì 27 febbraio 2009

Perseveranza


Non si stancava, il maestro Otello, di ricordarmi come fosse importante non 'saltare' le lezioni, essere perseveranti, praticare insomma con costanza. E' così d'altronde per qualsiasi scelta che si desideri portare avanti seriamente nel proprio percorso di vita. Anche l'amicizia va coltivata con impegno e continuità. Un modo può essere quello di condividere una passione nei diversi momenti e forme possibili, compresi i... risultati!

venerdì 20 febbraio 2009

Osare i colori



Naturalmente il desiderio dei colori spinge ad osare anche in fase di 'apprendistato'. E allora si scopre qualcosa in più: l'emozione sempre nuova che i colori sanno aggiungere alle linee e alle forme.

Modi e tempi



Quando il soggetto si presenta particolarmente impegnativo o nei suoi confronti non si è ancora raggiunto un buon livello di confidenza, non è opportuno insistere troppo sui particolari e pretendere risultati ottimali.









A volte è più importante dare l'idea dell'insieme o di una particolare posizione e per questo una strada proficua può essere affidarsi allo schizzo, all'abbozzo di poche linee principali tracciate con una certa velocità di esecuzione.
Per agevolare questa modalità la posa della modella deve durare pochi minuti.

martedì 10 febbraio 2009

Ripresa


Con alcuni amici son ritornato in Soffitta. Aspettavo il momento per capire che cosa sarei riuscito a combinare. Una ripresa è sempre un'incognita ma è solo muovendosi che ci si può misurare.
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