giovedì 24 settembre 2009
Personalità
Oggi ho ricevuto dall'amico Davide l'invito per l'inaugurazione della mostra di Donatella presso la galleria ART.U' di Vicenza. Donatella possiede un segno formidabile, è unica dentro la Soffitta. Ha un talento naturale nell'affrontare la figura umana. L'unico problema, aumentato col tempo, era di non riuscire a contenere i suoi lavori entro fogli sempre + grandi. Pennellate veloci, drammatiche spesso, talmente scritte da rifiutare il colore. Penso allora al filo spinato, rende bene l'idea di spazio rinchiuso, di luogo fuori dal tempo, di atmosfere dure, di vite spezzate. Il nero, il grigio, e tocchi gridati in colori di sangue. Si soffermava ad osservarmi, nelle pause, e ribadiva che io ero io, non si poteva confondere il mio stile. Mi piaceva ascoltarla in quel suo dire e quindi la ringraziavo riconoscente e mostro qui un profilo di donna del 2003.
martedì 15 settembre 2009
Incerti del mestiere
Giulia era piuttosto alta e magra, richiedeva un di + di attenzione quando posava in piedi o del tutto distesa, la sua figura snella poteva chiedere uno spazio imprevisto per essere ben collocata nel foglio. Succedeva quindi che le chiedevamo spesso di posare 'raccolta'. Mostro uno dei lavori che ho esposto a VI nel maggio del 2003; stavo in duetto con Patrizia, acquerellista davvero in gamba, i suoi lavori esprimono ottima padronanza della tecnica e sapiente uso del colore in forme e soluzioni decisamente personali. Chiacchieravo con Maria Lucia un pomeriggio: lei seguiva volentieri il cammino dei Soffittari, scriveva recensioni sulla 'Domenica di Vicenza' e incoraggiava per nuovi traguardi. Improvvisa e inattesa la sua domanda di fronte al quadro: "Ti piace?", "Si", risposi e non ricordo che il discorso sia andato oltre. Ci ripenso a quella domanda quando osservo o rimetto in mostra il 'nudo raccolto': anche ML di certo ne aveva colto i limiti e tuttavia penso non le dispiacesse sentire come io ne fossi comunque soddisfatto.
giovedì 3 settembre 2009
Al di là del mare
Una mattina è arrivata in Soffitta una ragazza di colore, originaria di non ricordo quale paese dell'Africa. Una certa agitazione mi prendeva sempre quando dovevo affrontare la novità di un corpo sconosciuto. Era bella davvero! Mi colpiva la fierezza con cui posava, seduta sul divano il suo petto si mostrava vistoso, i capelli raccolti e tenuti insieme da un piccolo pettine singolare, il suo viso, curato nel trucco e nei colori, era fisso in uno sguardo che oltrepassava il mare. Non cedere alla sua carica di energia era impossibile. Riprodurre la sua vitalità non era facile. Mostro un ritratto che ha dei limiti ma che rappresenta, credo, uno dei punti di massima forza dei miei lavori.
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